Category: Gabriela Galati

Art in the Anthropocene Conference, Trinity College Dublin, June 7-9 2019.

The School for Creative Arts and the “Identities in Transformation” Steering Group invite you to participate in the conference “Art in the Anthropocene” at Trinity College Dublin from Friday 7 June to Sunday 9 June 2019. The conference is being organised in collaboration with the Trinity Centre for Environmental Humanities, and the Science Gallery’s exhibition on PLASTIC.

The Anthropocene has been defined as the present geological epoch in which the earth’s ecosystems and biodiversity are being slowly disrupted by human intervention. The term has become commonly used since the beginning of the twenty-first century when Paul Crutzen argued its importance in a Nature article, and since then scientists have debated its credibility and possible starting point, suggesting the end of the eighteenth century (with the birth of the industrial revolution) or 1945 (with the commencement of nuclear weapons testing).

The notion of the Anthropocene raises important questions that concern the sustainability of the planet.  With seas rising and becoming inexorably acidified and contaminated and the destruction of coral reefs (such as the Great Barrier Reef); with fish life and plankton dying because of climate change and pollution from plastic, oil, and other forms of human waste; with the endangerment and extinction of animal species; with huge tracts of land in Africa being leased by China to feed its own population; with African governments encouraging their citizens to go abroad in order to send back foreign income to sustain their national economies; with aggressive mining  and fracking operations, fertilization, forest fires, and over-cultivation of land; with the ubiquitous burning of fossil fuels and the increase in carbon dioxide in the atmosphere; with deforestation, drought, desertification, poverty and hunger in the global south forcing increasing waves of migration; with melting icebergs,  periodic oil disasters, and emissions of radiation from nuclear power plants as well as the continual threat of nuclear war; and with the rapid increase of the world population to 7 billion (estimated to increase to 10 billion by 2050), Elon Musk has offered a wake-up call by proposing that we need to colonize Mars.

Posthumanism has offered an alternative to anthropocentrism and emphasised the importance of the non-human in the challenge against the destructive effects of the Anthropocene. Posthumanism privileges animals, plant life, ecological systems and the environment, as well as providing a feminist perspective on human patriarchy. It emphasizes the protection and conservation of the earth and its inhabitants, recognizing continuity between all living creatures including plants, animals and humans. New trends in philosophy offer new materialism, object-oriented ontologies, and theories of social assemblage.

The final progamme of the conference can be found here. And here it is possible to download the book of abstracts and participants’ bios.

Presentazione del libro Duchamp Meets Turing: Arte, modernismo, postumano presso Walden Milano, martedì 19 giugno, ore 18.30

Presentazione del libro
Duchamp Meets Turing: Arte, modernismo, postumano.

Martedì 19 giugno, ore 18.30

Walden Milano
via Vetere 14
20123 Milano

 

L’autrice Gabriela Galati e il curatore Maurizio Bortolotti dialogheranno sul libro, in particolare sui tanti punti di convergenza ma anche di mutua divergenza tra il mondo dell’arte così detta mainstream e l’arte new media, quello che molte volte è stato definito come “digital divide”.

Nel suo libro How We Became Posthuman, Katherine Hayles analizza il processo attraverso il quale la concezione del soggetto umanista liberale ha lasciato posto a quella di un soggetto postumano, un soggetto che vive in completa simbiosi con il digitale. Questo processo non è stato innocuo: ha reso pervasiva la (fallace) percezione che l’informazione potrebbe fare a meno della materia all’interno di molti campi del sapere, un processo che Hayles sostiene abbia avuto origine nelle Macy Conferences e nell’evoluzione della teoria cibernetica. Questa riflessione identifica un processo analogo all’interno della teoria dell’arte: quando Clement Greenberg ha delineato i concetti di otticità e colour field come le caratteristiche principali che “definiscono” la pittura modernista, li ha concepiti in un soggetto puramente disincarnato. In questo contesto, si propone di considerare che il vero superamento del modernismo avviene con il postumano, ponendo le sue origini in Marcel Duchamp e nella sua invenzione del ready-made, e non nel postmodernismo, la cui consistenza teorica, almeno per quanto riguarda il campo dell’arte, sarà messa in discussione nel presente lavoro. Un primo obiettivo sarà quello di unificare i concetti e le teorie principali del campo dell’arte con quelle della cibernetica per riunificare “ Turing land” e “Duchamp land”.

Maurizio Bortolotti è un curatore che ha lavorato in Cina, Corea del Sud e India.
Ha curato la mostra Ai Weiwei. Disposition alla Biennale di Venezia nel 2013 e nel 2015-16 è stato direttore del “Research and Public Program” presso l’Himalayas Museum di Shanghai.

Gabriela Galati è docente di Teoria e Metodologia dei Mass Media  e di Media Art Theory presso NABA, Nuova Accademia di Belle Arti Milano. Scrive recensioni su libri per Leonardo Reviews / Leonardo Journal-MIT Press, e collabora con Noema e AdVersus. Fondatrice di ECCENTRIC Art & Research, dopo un’esperienza quindicennale come direttrice di galleria e curatrice, prima a Buenos Aires, sua città natale, poi a New York e Milano, è attualmente direttrice della galleria d’arte contemporanea aA29 Project Room di Milano e Caserta.

Gabriela Galati interverrà nel incontro “Dal modernismo al postumano: Duchamp, le macchine e il vivente”, 2 marzo, Università di Udine.

Dal modernismo al postumano: Duchamp, le macchine e il vivente

Università degli Studi di Udine

Palazzo Antonini, Aula 2, Via Petracco, 8, Udine

venerdì 2 marzo ore 11.00

intervengono:

Gabriela Galati, NABA Nuova Accademia di Belle Arti di Milano

Giovanni Leghissa, Università di Torino

Tiziana Pers, RAVE East Village Artist Residency

introduce:

Nunziana Mastrangelo

Partendo dalle riflessioni contenute nel recente libro di Gabriela Galati Duchamp Meets Turing: Arte, modernismo, postumano (Postmedia Books, 2017), i relatori dialogheranno sull’intreccio fra teoria dell’arte, il rapporto attuale con il vivente e la soggettivazione indotta dalle nuove tecnologie.

L’incontro è organizzato da ALL Associazione Laureati/e in Lingue e Letterature Straniere, Università degli Studi di Udine, in collaborazione con RAVE East Village Artist Residency, con il supporto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Gabriela Galati è docente di Teoria e Metodologia dei Mass Media presso NABA, Nuova Accademia di Belle Arti Milano, e docente di Media Art Theory presso Domus Academy. Scrive recensioni su libri per Leonardo Reviews / Leonardo Journal-MIT Press, e collabora con Noema e AdVersus. Fondatrice di ECCENTRIC Art & Research, dopo un’esperienza quindicennale come direttrice di galleria e curatore, prima a Buenos Aires, sua città natale, poi a New York e Milano, è attualmente direttrice della galleria d’arte contemporanea aA29 Project Room di Milano.

Giovanni Leghissa, membro della redazione della rivista “aut aut” e direttore della rivista online “Philosophy Kitchen”, è professore associato di Filosofia teoretica presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Torino. I suoi interessi di ricerca comprendono: fenomenologia, filosofia continentale e psicoanalisi; studi culturali, di genere e postcoloniali; filosofia del postumano; epistemologia dell’economia e teoria delle organizzazioni. Tra le sue ultime pubblicazioni: Postumani per scelta. Verso un’ecosofia dei collettivi (Mimesis, 2015). The Origins of Neoliberalism (Routledge, London 2016, con Giandomenica Becchio).

Tiziana Pers, artista visiva e co-fondatrice del progetto RAVE, concentra la sua ricerca sulla questione animale e sui temi del biocentrismo. Sue opere sono state presentate in svariate istituzioni tra cui Musée de la Chasse et de la Nature, Parigi, Seoul Biennale of Architecture, aA Project Room, Milano, One Night Stand Gallery, Sofia, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano, PAV Parco Arte Vivente, Torino, Villa Manin, Passariano, MAC Milano Animal City, Castello di Rivoli, Palais De Tokyo, Parigi, e.c.53. Biennale d’Arte Venezia, Museo MADRE, Napoli, Dade Public Library Miami.

Immagine: Ivana Adaime Makac, Rééducation, 2011-ongoing. Studio work, spring 2017.

The volume Renewable Futures. Art, Science and Society in Post-Media Age is out

The volume “Renewable Futures. Art, Science and Society in Post-Media Age” is out, edited by Rasa Smite, Raitis Smits and Armin Medosch with contributions by Domenico Quaranta, Martha Buskirk, Miško Šuvaković, Dieter Daniels, Andreas Broeckmann, Geoff Cox, Jacob Lund, Ieva Astahovska, Karla Brunet, Oksana Chepelyk, Edith Doove, Gabriela Galati, Julian Hanna, Lisa Jevbratt, Normunds Kozlovs, AnneMarie Maes, Conor McGarrigle, Armin Medosch, Jennifer no.e Parker, Daniela de Paulis, Helena Sederholm, Ilva Skulte, Rasa Smite, Raitis Smits, Vygandas “Vegas” Šimbelis, Isidora Todorović, Polona Tratnik and Fields exhibition artists.

RIXC comes out with the newest book in Acoustic Space edition – Renewable Futures. Art, Science and Society in Post-Media Age. With this Renewable Futures volume, RIXC begins a new series of Acoustic Space, that will focus on exploring the transformative potential of art in the post-media age.

Book will be presented on April 28, in Eindhoven, during second Renewable Future conference and on May 3 in Riga, during the opening of the new RIXC gallery, in Lencu iela 2.

Acoustic Space comes out as an international peer-reviewed journal for transdisciplinary research on art, science, technology and society.

Acoustic Space Nr. 16. Renewable Futures. Art, Science and Society in Post-Media Age.

With this Renewable Futures volume, we begin a new series of Acoustic Space, that will focus on exploring the transformative potential of art in the post-media age. Our book presents the research and practices that aim to invent new avenues for more sustainable and imaginative future developments. The papers from the 1st Renewable Futures Conference selected in this volume are aimed at shaping new contact zones between traditionally separated domains – art and science, academic research and independent creative practices, sustainable businesses and social engagement in the 21st century.

The first chapter highlights the role of technology, considering “technopolitics” as a very profound perspective for the contextualisation of an art practice in the current phase of society. The second chapter introduces the notion of “contemporary conditions” and discusses theories and practices of “post-media”, “post-internet” and other “posts”. The third chapter looks at artistic engagement with different fields of science, ecological issues and interspecies relations, while the fourth chapter discusses yet another role which artists have been active in – partaking in collecting and coding, manipulating and retransmitting processes. The closing section includes an overview of the Fields exhibition (Riga 2014), a large-scale post-media manifestation, jointly curated by Armin Medosch, Rasa Smite and Raitis Smits.

For more information on the book, please click here.